Conoscete Alessandro Colò? Oggi vi raccontiamo la sua storia e il suo record pazzesco con il quale ha superato ogni limite umano. È entrato nel Guinness dei primati.
Nato a La Spezia il 16 maggio del 1986, il ciclista ha 37 anni ed è professionista dal 2010. In carriera si è specializzato nella categoria dell’ultra-ciclismo.
Nel 2007 per lui è arrivato il primo grande successo, quando ha conquistato la prima posizione al Trofeo Broglia Marzé Quintino dimostrando tutto il suo talento. Istruttore di spinning a Roma è stato autore di gare di corsa importanti anche negli Stati Uniti d’America.
Quando gli hanno chiesto come ha fatto a stabilire questo record, lui ha risposto a PuntoSicuro.it: “Tramite l’autoipnosi, è possibile indurre il corpo a uno stato di dormiveglia, anche mentre si è impegnati a pedalare. Pensa a quando vai in auto e arrivi a un posto meccanicamente senza rendertene conto. Questo è quello che riesco a fare con l’autoipnosi, generare dei microsonni, riducendo al minimo le funzioni vitali dell’organismo, pur continuando nella mia attività”.
Alessandro Colò, qual è il suo record?
Prima di parlare del record di Alessandro Colò è bene sottolineare cosa si intende quando si parla di Ultra ciclismo. Sostanzialmente è quella specialità in cui si fanno gare molto lunghe senza mai scendere dalla bicicletta.
Alessandro ha pedalato senza sosta per ben 201 ore in un percorso durato 5800 km. La prova è stata fatta per sicurezza su un rullo e non su strada ed è andata avanti dalle ore 15.00 del 27 dicembre alla mezzanotte del 4 gennaio. Per effettuare una prova del genere, ricordiamo, serve una resistenza fisica non indifferente e dunque risulta importante non rischiare in questa specialità se non seguiti in maniera attenta da preparatori e medici.
Anche se non molti conoscono questa disciplina, l’ultraciclismo è praticato in tutto il mondo con diverse categorie e anche con l’utilizzo di bici differenti. Al momento però questa specialità non è riconosciuta ufficialmente dall’UCI (Unione Ciclistica Internazionale). E proprio per questo motivo gli specialisti non partecipano a gare organizzate proprio dalla Federazione.
L’errore compiuto dai più è quello di associarla alle gare di endurance o alle randonnes che sono delle specialità totalmente diverse. L’endurance è basta principalmente sulla durata, mentre le randonness si muove sulle lunghe distanze e ha origine dal ciclismo audax. Ma su questo torneremo in una seconda fase quando sarà interessante andare ad approfondire altri aspetti legati al mondo del ciclismo.