Brutte notizie dal Gruppo Stellantis, con migliaia di posti di lavoro che ora sono a rischio e la possibilità del licenziamento è concreta.
I grandi gruppi automobilistici stanno vivendo una serie di problematiche interne davvero incredibili, causate prettamente dalle enormi spese generate dalla produzione di auto elettriche. Il fatto di doversi adeguare al passaggio a una produzione a impatto zero sta mettendo in difficoltà molte aziende, dato che aumentano i costi e la produzioni, ma non crescono le vendite.
Il 2023 è stato un anno anche abbastanza positivo per il mercato delle automobili, ma non lo è di certo stato per l’elettrico. Ci sono state delle migliorie e il numero di vetture a impatto zero è sicuramente superiore rispetto al passato, ma i dati dimostrano come questa crescita sia estremamente a rilento.
Motivo per il quale un gran numero di aziende ha dovuto anche bloccare la produzione di vetture elettriche, come è successo a Ford o a Volkswagen. L’eccessiva produzione stava mettendo in crisi i bilanci di queste realtà, con i posti di lavoro che ormai sono sempre più in bilico. Il colosso tedesco ha dichiarato di dover abbassare le spese per 10 miliardi di Euro, con il 20% del personale che dovrà essere smaltito.
Anche nel Gruppo Stellantis la situazione non è di certo delle migliori, soprattutto considerando come in questi mesi ha dovuto affrontare delle feroci proteste e scioperi dei metalmeccanici nelle sedi statunitensi. Proprio in territorio americano la situazione si è fatta sempre più problematica e infatti sono prossimi dei tagli davvero dolorosi.
3500 operai a rischio: pericolo per la Jeep
Il Gruppo Stellantis sembra aver individuato un numero eccessivo di lavoratori negli stabilimenti della Jeep, con Automotive News che lancia una prospettiva davvero molto preoccupante. Il Gruppo olandese sarebbe infatti intenzionato a ridurre il personale con un drastico taglio di ben 3.500 posti di lavoro nei prossimi mesi.
Questo avverrebbe in tutti i vari stabilimenti che sono sparsi in giro per gli Stati Uniti, tra Toledo, in Ohio, e Detroit, con il Michigan che dovrebbe essere colpito solo in una delle sue due sedi. Ciò che è chiaro è che diminuiranno i turni di lavoro che non saranno più tre, ma solo due, con questo calo che dipende dalla necessità di omologare agli standard di emissioni di CO2 alcuni dei SUV della casa statunitense.
A Toledo infatti avviene la produzione della Wrangler e della Gladiator, mentre a Detroit si lavora sulla Grand Cherokee. Modelli che devono evolversi da un punto di vista ambientale e finché non lo faranno la produzione dovrà per forza rallentare, cercando di arrivare il prima possibile a soddisfare le nuove richieste.
Il periodo per il Gruppo Stellantis e per la Jeep negli USA è davvero drammatico da tempo. Nel febbraio 2023 a Toledo sono già stati licenziati ben 12.000 operai. Non sono bastati dunque gli scioperi dell’UAW, Union Auto Workers, per poter risolvere il problema dei licenziamenti e i nuovi contratti non servono per tutelare migliaia di famiglie che stanno per vivere un vero e proprio incubo.