La presenza di un grande campione nella dimora del Cavallino ha scatenato l’entusiasmo dei fan: ecco cosa è successo
Il quartier generale della Ferrari a Maranello è uno dei luoghi più affascinanti per gli appassionati di Motorsport. Tra vetture iconiche e trofei prestigiosi, quando lo si visita si percepisce la sensazione di essere su un altro pianeta, rosso, avvolto in un’atmosfera semplicemente leggendaria.
Se ne sarà accorto anche un campionissimo dello sport italiano che Giovedì ha vissuto, proprio a Maranello, una giornata memorabile. Ci riferiamo a Jannik Sinner, il miglior tennista italiano del momento, diventato numero quattro al mondo in virtù dei grandi successi ottenuti soprattutto nella parte finale della scorsa stagione.
Una presenza, quella di Sinner a Maranello, che arriva a ridosso di un importante riconoscimento per lui. Jannik, grande appassionato di Formula 1, nei giorni scorsi è stato infatti insignito del ruolo Friends of Formule One, una sorta di incarico promozionale con il quale assicurerà al Circus la sua presenza ad alcuni GP e lo svolgimento di diverse iniziative atte a coinvolgere fan.
Sinner in visita a Maranello: una giornata indimenticabile
“Ho sempre avuto una grande passione per i motori, è stato mio papà a passarmela”, ha detto Sinner al sito ufficiale del Cavallino. “La prima cosa che mi viene in mente è il suono e quello del motore Ferrari è unico. Sono felice di vedere il lavoro e la storia che c’è dietro. Quello che mi ha colpito è l’onore con cui lavorano qui a Maranello”, ha aggiunto.
Durante la giornata, Jannik ha visitato la fabbrica e il museo della Ferrari e ha avuto l’opportunità di salire a bordo, coadiuvato dell’head development test driver, Raffaele De Simone, di una delle prestigiose vetture prodotte dalla Casa emiliana: la SF90 Spider Assetto Fiorano.
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Non è mancato un simpatico siparietto: soddisfatto delle sensazioni provate in pista, Sinner ha domandato a De Simone “Dove mi consigli un bel corso?”. Ovviamente la risposta del test driver è stata “Da noi!”.
Prima del debutto sul circuito di Fiorano, Sinner aveva avuto l’occasione di mettersi al volante di una vettura stradale prodotta a Maranello, la Ferrari Purosangue. “Per me era la prima volta ed è stata un’emozione incredibile. In entrambi i casi mi sono sentito avvolto nell’auto, come se fosse un prolungamento del mio corpo. Un po’ come la mia racchetta: solo molto più grande…”, ha commentato il 22enne di Sesto Pusteria.
Dulcis in fundo, Sinner ha conosciuto l’attuale team principal della Scuderia, Frédéric Vasseur, e l’Amministratore Delegato, Benedetto Vigna. “Si dice sempre che i giocatori nel tennis fanno sacrifici, ed è vero, ma anche tutta la squadra che c’è dietro si sacrifica, come chi gira con te tutto l’anno e magari ha una famiglia a casa. Quindi credo si debba sempre rispettare il proprio lavoro ma anche la gente con cui si lavora. E penso che in Formula funzioni allo stesso modo, perché dietro il driver c’è una squadra e senza quella non si va da nessuna parte”, ha osservato Jannik riferendosi all’importanza delle figure sopracitate.