Stangata dal Governo, questa davvero non ci voleva. Ufficiale il taglio che porterà via contributi da miliardi e miliardi di euro. Ecco tutto svelato, cittadini senza parole. I dettagli del provvedimento che entrerà a breve in vigore
Non sono periodi rosei per tanti protagonisti del mondo dell’Automotive. Il mercato delle quattro ruote ha mostrato crepe e punti grigi preoccupanti nell’ultimo triennio, complice anche una pandemia che sta ancora riverberando le sue conseguenze su tanti dealer e produttori. In più, la transizione verso l’elettrico è tutt’altro che vicina dall’essere completata. E la poca chiarezza che arriva dalle istituzioni europee – ancora non è chiaro come sarà affrontato lo stop del 2035 ai motori termici – non aiuta gli addetti ai lavori.
Uno scenario che sta mettendo in seria difficoltà le case produttrici europee, già provate dall’agguerrita concorrenza che imperversa dalla Cina. Un qualcosa che spinge i Governi del Vecchio Continente a provvedimenti tempestivi per arginare gli attacchi dal Dragone Rosso, come testimoniato dalla politica tedesca. In Germania, però, il colpo di scena è dietro l’angolo. Il cancelliere Scholz e i suoi vice Lindner e Habeck hanno presentato la nuova legge di bilancio per il 2024. E hanno deliberato per una riduzione corposa dei sussidi statali previsti per la questione ecologica ed ambientale.
Tagli da 45 miliardi di euro ai sussidi statali: la Germania sorprende tutti, i dettagli
In breve, la sentenza della Corte Costituzionale tedesca aveva sancito ‘non idonea’ la riallocazione di 60 miliardi di debito inutilizzato dell’era Covid al Fondo stanziato per il clima. Questo ha portato il Governo tedesco ad interrompere i sussidi per i veicoli elettrici – tra gli altri – con effetto immediato e con una scadenza decisamente anticipata rispetto a quella prevista. Un tentativo di rendere più efficiente la spesa sociale, ma che non ha incontrato la felicità di molti automobilisti teutonici.
Il taglio che arriverà sul Fondo per il clima sarà parti a ben 45 miliardi di euro, almeno per il triennio che partirà dal 2024 al 2027. Un qualcosa che il cancelliere Scholz ha giustificato con parole ferme: “La transizione ecologica deve essere neutrale alla nostra economia. Va utilizzato molto meno denaro per raggiungere i nostri obiettivi”. Un taglio netto, insomma, quello che arriva dalla Germania, che nei mesi scorsi aveva già deciso di ridurre i contributi statali per l’acquisto di un’auto elettrica, proprio per combattere la concorrenza cinese. La quale aveva trovato terreno fertile in Germania, rispetto alle più blasonate e costose rivali europee.