Oggi vi vogliamo raccontare la storia di un uomo famoso che si è espresso in maniera negativa sul ciclismo, specificando che “le bici sono totalmente inutili”.
Per milioni di italiani le due ruote sono più che uno sport un vero e proprio amore. Anche perché, come ogni attività fisica, permettono di rimanere in forma e di avere dei vantaggi anche a livello psicologico.
Eppure c’è chi considera le biciclette del tutto inutili, un hobby superfluo che diventa per loro anche fastidioso. Quante volte avete sentito lamentarsi gli automobilisti delle bici e di come possano creare problemi alla mobilità? Queste persone non si rendono però conto che invece ci sono moltissimi vantaggi legati sia alla nostra salute, quando andiamo in sella, che all’ambiente.
Le emissioni zero di questi mezzi di locomozione non possono che essere un vantaggio per far diventare le nostre città sostenibili. In un mondo che si sta facendo condizionare dai fattori inquinanti, sicuramente cambiare punto di vista sarebbe utile anche per rendere la vita dei nostri figli e nipoti migliore nel futuro. Ma ora torniamo a occuparci del vip che ha parlato in maniera negativa delle bici.
Stiamo parlando di David Byrne che è stato definito dai media come un flaneur della bicicletta. Il termine è stato reso noto da Charles Baudelaire, usandolo per un uomo che oziosamente si muove per le vie della città, senza fretta e godendosi quello che lo circonda. Byrne lo fa in bicicletta e quindi non odia il ciclismo, anzi ne è un protagonista attivo nella sua vita personale.
E cosa ha fatto arrabbiare i fan delle biciclette? Il fatto che l’uomo ha definito le due ruote belle proprio perché inutili e che come tutte le cose che non servono, compresa l’arte, aiutano a liberare il corpo e lo spirito. Il leader dei Talking Heads ha raccontato questa sua passione ne I Diari della Bicicletta del 2009, dove ha spiegato cosa prova quando va in sella: “Quel punto d’osservazione – più rapido di una passeggiata, più lento di un viaggio in treno, mediamente più alto di una persona – è diventato, in questi ultimi trent’anni, la mia finestra panoramica che si affaccia sul mondo“.
In carriera Byrne ha utilizzato la bici come mezzo anche di critica sociale, affidandogli alcuni messaggi legati proprio all’ambiente e al sociale. Le sue parole sono state dunque, possiamo dirlo, fraintese dal grande pubblico.
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