La concorrenza, anche nel campo dei modelli elettrici, stimola la grandi Case: ma Volkswagen sta per far nascere un’alleanza clamorosa
Il tema della mobilità elettrica agita i sonni degli automobilisti ma è anche centrale nelle scelte delle grandi case che costruiscono automobili moderne. Perché la concorrenza cinese non conosce limiti e così, nascono alleanze inattese, come quella che nei prossimi mesi coinvolgerà il Gruppo Volkswagen e un altro grande produttore mondiale.
In fondo la situazione del mercato è molto chiara. C’è un’azienda come Tesla che per prima ha creduto nel settore e fa registrare buoni numeri nelle vendite, ma non ha ancora sfondato come vorrebbe nei mercati asiatici. E ci sono i produttori cinesi che hanno cominciato ad invadere il mercato interno con auto a batteria e ora si allargano verso l’Europa.
In mezzo però c’è una situazione generale che non favorisce gli acquisti e quindi gli automobilisti. I problemi sul piatto della bilancia sono due, non da poco. Il primo è legato alle colonnine di ricarica, soprattutto quelle pubbliche, ancora in numero limitato nelle aree di molti Paesi,. Il secondo è legato al prezzo, perché le batterie delle auto elettriche incidono in maniera importante e i costi per un modello sono ancora elevati.
Secondo gli analisti specializzato di Jato Dynamics, la situazione al momento è molto chiara. Il prezzo medio per un veicolo elettrico in Europa nella prima metà del 2023 è stato superiore ai 65mila euro mentre in Cina costa meno della metà, cioé 31mila euro.
In casa Volkswagen i lavori sono già partiti da tempo. Lo scorso marzo, non a caso, era stato presentato il concept di una citycar elettrica, la ID.2 che è attualmente in fase di sviluppo. Il piano è quello di lanciarla entro il 2025 con un prezzo inferiore ai 25.000 euro, per un’autonomia di 450 km e una ricarica fino all’80% in circa 20 minuti.
Ma già allora il costruttore tedesco aveva anticipato che nei progetti in corso c’era anche quello di un modello elettrico compatto da lanciare sotto i 20mila euro. Sarebbe in effetti la vera svolta, soprattutto per la mobilità urbana che è un settore quanto mai strategico.
Come fare quindi per ridurre i costi consegnando nelle amni dei clienti un prodotto di qualità elevata, come nello stile Volkswagen? L’unica soluzione praticabile è quella di stringere una grande alleanza con un altro storico e importantissimo produttore e forse il nome è già anche stato trovato. Un’ottima notizia, anche per gli automobilisti italiani, nessun dubbio.
L’idea, secondo l’autorevole quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, è quella di unire le forze con il Gruppo Renault e ci sarebbero anche indizi interessanti a provarlo. Di recente la Casa tedesca ha firmato un accordo con Ford per la realizzazione di modelli per il segmento B e C, come la Explorer, sfruttando la piattaforma Meb.
Ma per combattere la spinta cinese serve altro e così i colloqui sull’asse Francia-Germania sarebbero cominciati da tempo. Non a caso il 15 novembre scorso Luca De Meo, ad di Renault, aveva presentato Ampere, la nuova costola dell’azienda dedicata ai modelli elettrici. E in quell’occasione era stato anche svelato il prototipo della nuova Twingo, citycar a zero emissioni con un prezzo inferiore ai 20 mila euro, anche se arriverà tra il 2025 e il 2026.
Lo stesso giorno il suo omologo tedesco, Oliver Blume, nel corso di un convegno economico a Berlino ha lanciato la novità Volkswagen. Una vettura elettrica da 20 mila euro che però non sarà pronta prima del 2025. Due coincidenze che fanno nascere sospetti. E secondo Handelsblatt, che ha citato persone a conoscenza del progetto, l’obiettivo della produzione annua per entrambi i marchi sarebbe di almeno 200mila se non 250mila unità ciascuno.
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