Il mercato dell’auto in Europa è in decisa ripresa, lo confermano tutti i dati, ma l’ultimo allarme fa tremare i produttori e i consumatori senza distinzione.
I dati ufficiali arriveranno soltanto ad inizio 2024, quando sarà possibile fare un bilancio definitivo e per ora, stiamo solo raccogliendo le prime informazioni disponibili. Già adesso in ogni caso possiamo dire che la ripresa del mercato automobilistico in Europa è stata netta. C’è però da fare i conti con qualche questione irrisolta, come l’allarme lanciato dalle case europee di cui parleremo oggi.
Come rivela l’ultimo rapporto ACEA relativo al mese di ottobre, l’ultimo ufficiale che abbiamo in mano, in Unione Europea sono state registrate 855.484 immatricolazioni. Questo significa un aumento del 14,6% rispetto allo stesso mese del 2022 e soprattutto il quindicesimo mese consecutivo di crescita per il mercato.
A trainare decisamente il gruppo sono soprattutto i Paesi più ricchi: Francia con +21,9% rispetto ad un anno fa, Italia con +20%, Spagna con +18,1% e Germania con +4,9%. Se poi allarghiamo il discorso al Regno Unito e alle nazioni EFTA (- ustria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera – sono 1.039.253 le vetture vendute, pari ad una crescita del 14,1%.
Quindi nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni di nuove auto in Unione Europea sono aumentate del 16,7%, per un totale di quasi 9 milioni di unità. In questo caso, davanti a tutti c’è l’Italia con +20,4%, seguita da Spagna – +18,5% – Francia con +16,5% e Germania con+13,5%.
Ma quali sono i modelli che tirano di più? Anche grazie agli incentivi statali, che più o meno spingono in tutta Europa, il mercato delle auto elettriche ad ottobre è salito al 14,2%, rispetto al 12% del 2022 e ha superato anche i diesel fermi al 14%.
Al primo posto non si schiodano i modelli a benzina, con una fetta di mercato pari al 33,4% ad ottobre. Al secondo posto le ibride HEV con una quota pari al 28,6%. Terzo gradino del podio per le BEV, aumentate del 36,3% ad ottobre 2023 con 121.808 unità.
Auto in Europa, scoppia l’allarme adesso: gli ultimi dati lo testimoniano molto chiaramente
Scendendo nel dettaglio dei vari marchi, a ottobre 2023 in Europa il Gruppo Volkswagen ha chiuso con una crescita del 9,9%. Bene Cupra con +43% e Porsche con +51%, ma anche Skoda +17,5%; Audi +20% mentre Volkswagen ha fatto segnare -5,1%.
Sul podio anche Stellantis con un +11,3% trainato da Jeep +56,4%, Alfa Romeo +25,1%, Fiat +17%, Lancia/Chrysler +15,2% e Opel +11,5%. A chiudere, il Gruppo Renault con una crescita del 24,3%: Dacia +35,2%, Alpine +29,4%, Renault +16,3%.
Dati che si riflettono anche sul mercato italiano, del quale abbiamo aggiornamenti più freschi perché ci sono i numeri di novembre 2023. Tra le auto più vendute segmento per segmento, Tesla Model 3 con 1.956 nelle elettriche, Jeep Compass con 530 nelle Plug-in, Fiat Panda con 10.424 nelle ibride. Poi Jeep Avenger con 3.043 nei modelli a benzina, Fiat 500 X con 1.110 nei diesel, Dacia Sandero con 3.324 nei modelli GPL e Volkswagen Polo con 107 nelle auto a metano.
Tutto questo però è minacciato dalle notizie in arrivo da un alto mercato importantissimo che sta diventando sempre più rapidamente uno dei centri focali della produzione e vendita delle automobili mondiale. Se fino ad oggi Giappone e Corea del Sud sono state le regine ad Oriente, la Cina è sempre più in espansione anche perché ormai i modelli prodotti nel paese – che ha le dimensioni di un impero – arrivano rapidamente e con successo anche in Europa.
Le vendite di auto nel mercato interno sono aumentate del 25,5% a novembre, contro il +9,9% di ottobre come conferma la Cpca – China passenger car association – che festeggia un successo non indifferente. Inoltre, le vendite nei primi 11 mesi del 2023 sono cresciute del 5% rispetto al 2022, con 19,56 milioni di unità. In testa alle elettriche, il gruppo cinese Byd con oltre 300mila auto vendute contro le poco più di 80mila di Tesla. E l’Europa ora comincia a tremare.