L’Europa non sembra affatto accettare di buon grado quanto sta accadendo nel settore delle automobili elettriche.
La tecnologia elettrica è sempre più importante all’interno del settore dell’automobilismo mondiale. Con il 2035 che si avvicina sempre di più e lo sviluppo delle vetture a zero impatto ambientale che si intensifica ogni giorno che passa, la rilevanza dell’elettrico non fa altro che diventare più grande.
Un futuro, quello dell’auto, che vedrà sicuramente alcuni conflitti economici di non poco conto come quella fra Oriente e Europa, senza ombra di dubbio che sta già prendendo forma. O, per meglio dire, fra Cina e Europa, i principali costruttori di veicoli elettrici.
Da un lato lo Stato orientale di riferimento, che ha investito moltissimi soldi e tempo per raggiungere risultati straordinari lato automotive – basti pensare a BYD che ha recuperato tantissimo terreno rispeto a Tesla ultimamente – dall’altro l’Europa che, forte di cultura, blasone e aziende rinomatissime, vuole essere ancora protagonista negli anni a venire. Fatte queste premesse, l’ultima news ha già il sapore di rivalità di altissimo livello.
L’Europa contro la Cina: colpo di scena tutto elettrico
Era già nell’aria da diverso tempo, va detto, ma possiamo aggiungere che adesso entra davvero nel vivo la rivalità fra Europa e Cina sulle automobili elettriche. Quantomeno la mossa della Commissione Europea, che ha ribadito il suo impegno politico e il suo sostegno strategico per promuovere la produzione di batterie elettriche europee, fa pensare proprio questo. Ma non sono solo parole; la Commissione fornirà finanziamenti fino a 3 miliardi di euro per tre anni ai produttori europei di batterie più sostenibili.
Quanto eseguito dovrebbe avere, secondo l’UE, “Degli effetti di ricaduta significativi per l’intera catena del valore delle batterie europee e sosterrà l’assemblaggio di veicoli elettrici in Europa”. Maros Sefcovic, vicepresidente esecutivo per il Green Deal, ha spiegato che l’industria europea sia leader nella transizione elettrica. Per riuscirci, l’intento è chiaramente quello di: “Dover fornire sostegno finanziario senza precedenti ai produttori europei di batterie sostenibili e rafforzare il vantaggio competitivo della nostra industria”.
E’ chiaro che l’UE voglia curare i propri interessi e favorire le società che hanno reso grande il Vecchio Continente nel ventesimo secolo e nei primi anni del ventunesimo secolo e che vorranno fare lo stesso anche in ottica futura. Lo sviluppo dell’elettrico intende favorire moltissimi automobilisti, ma di sicuro, lascerà qualcuno scontento fra i tanti Paesi e le molte società che vogliono primeggiare. Vedremo nei prossimi anni come andranno le cose. La lunga corsa verso la conquista dell’automobilismo ‘verde’ è appena iniziata. Per arrivare ad un traguardo effettivo però ce ne sarà di lavoro da fare.