Quando il prezzo dice tutto! Le truffe non risparmiano il mondo delle biciclette elettriche. Ecco a cosa bisogna stare attenti.
Sono una presenza costante sulle nostre strade. Molto amate dagli utenti di tutte le età per la loro praticità, le e-bike sono in continua evoluzione. Le Case costruttrici sono in continua fase di studio per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più vasto e con bisogni differenti, motivo per cui, adesso, ce ne sono di tutti i tipi in circolazione.
Tra queste citiamo le e-Folding. Sconosciute alla maggioranza della persone, in realtà sono abbastanza diffuse. Sono semplicemente delle bici a pedalata assistita, che possono essere leggermente piegate per poterle poi trasportare con più facilità. Praticamente come accade per i moderni monopattini. Di solito il punto di piega è posto a metà del telaio, o all’altezza delle ruote, così che queste possano essere sovrapposte. In alternativa ad essere pieghevoli sono i pedali.
Restando in quest’ambito, di recente si è fatta largo la versione extralarge, denominata Fat Bike, a cause delle sue ruote da 20 X 4 pollici. Chi fosse interessato può procedere all’acquisto online, oppure ai grandi magazzini dedicati come la Decathlon o Mediaworld.
Bici elettriche, occhio all’imbroglio
A questo proposito, a renderle particolarmente interessanti è il costo abbastanza contenuto anche se comunque la cifra per il modello base e meno accessoriato si aggira attorno ai mille euro.
A seconda della tipologia che si sceglie il motore lo si può trovare: sul mozzo posteriore, al centro della ruota anteriore o all’altezza dei pedali. La potenza è solitamente di 250 watt, per una velocità massima raggiungibile di 25 km/h. Raggiunto quel ritmo il propulsore di spegne e la palla passa in mano a chi è in sella che dovrà metterci del suo.
La capacità della batteria è variabile. Se non si è proprio ciclisti abituali, può bastare quella da 250 Wh che permette di coprire 50 km. Per quanto concerne la ricarica il tempo necessario va dalle 3 alle 4 ore.
Guardando ai pro e ai contro, benché si tratti di un mezzo comodo, versatile, confortevole e utile per ottimizzare i tempi, i suoi quasi 25 kg di peso non lo rendono proprio l’ideale. Senza dimenticare poi la rumorosità e il fatto forse più preoccupante rappresentato dalla maggior facilità di rottura dello chassis che, essendo pieghevole, è meno resistente nelle saldature.
A fronte di questo ragionamento, prima di comprare una Fat Bike è buona cosa rifletterci bene. Chi vive in una grande città sa bene quanto la superficie stradale sia dissestata tra binari del tram, buche e pietre sollevate. Sotto tali sollecitazioni è dunque più facile che si verifichino cedimenti.
Se però si è convinti di volerci provare, è consigliabile fare riferimento ai marchi più rinomati a costo di spendere qualche Euro in più perché ne va della propria sicurezza. Sotto questo profilo è importante non cadere nel tranello del costo troppo basso. Dietro c’è senz’altro un prodotto scadente o che rischia di non trovare assistenza adeguata in caso di problematiche. Per concludere, se ci si vuole fare questo regalo, meglio non lesinare sulla qualità sia tecnica, sia di componentistica e scegliere modelli venduti da grandi catene sconosciute come Decatlon e Mediaworld, invece di pensare a risparmiare orientandosi verso marchi meno noti che potrebbero proporre modelli meno solidi, come è già successo a tanti clienti sfortunati e poco accorti.