Una iconica Ford Mustang è uscita distrutta da un incidente evitabile. Il conto sarà salatissimo, ma per fortuna non vi sono stati morti o feriti.
Le strade stanno diventando delle giungle dove gli automobilisti non hanno più rispetto per nessuno. Da quando sono diventati virali i video sul web, il numero di chi guida in modo terribile per postarlo online è aumentato a dismisura. Stuntman improvvisati che per qualche manciata di view e qualche follower sarebbero disposti a mettere a rischio la propria stessa vita.
Il valore di auto di alto profilo non è più messo in risalto da veri appassionati. Si tratta spesso di giovani che piuttosto che coccolare gioielli, come la potente Mustang che vedrete in basso, danno in pasta alla massa video sciocchi che potrebbero avere effetti devastanti. Protagonista di questa vicenda è la pony car più famosa al mondo. La Ford ha realizzato tantissimi capolavori, tuttavia nell’immaginario collettivo la muscle car numero 1 è la Mustang.
La casa americana ha creato la sua fama anche sulla Ford GT40 e sulla estrema Shelby GT500, figlia del primo progetto di Mustang. All’epoca non c’erano aiuti alla guida e ci volevano, veramente, i muscoli per tenere a bada certi bolidi. Nonostante le vetture attuali siano imbottite di tecnologie e di elettronica, sono coloro che si mettono al volante il problema. Per dimostrare le capacità tecniche del bolide è comune vedere sul canale IG Supercar.fails tantissimi commettere azioni stupide.
Il concetto di pony car è, visibilmente, cambiato rispetto al passato. La Ford ha saputo rinnovarsi con modelli sempre più potenti, ma “gestibili” anche da comuni mortali. Per guidare le vecchie GT, la Mach 1 e le Shelby bisognava essere dei pro driver. Erano belve che senza una precisione alla guida ed una sensibilità sull’acceleratore spettacolare, potevano sbandare ad ogni curva.
Il crash pauroso della Ford Mustang
La primissima pony car della Ford fu voluta dal manager Lee Iacocca. Quest’ultimo aveva immaginato che una vettura sportiva dal carattere, puramente, americano avrebbe potuto fare braccia tra i giovani. Erano i mitici anni ’60 ed una nuova generazione, negli Stati Uniti, poteva già sognare in grande. La vettura era equipaggiata con un motore da 2,8 litri di cilindrata, capace di sprigionare una potenza di 105 CV per 78 kilowatt. Il suo nome derivava da quello dei cavalli selvaggi nordamericani Mustang.
L’ultima versione elettrica ha lasciato tutti senza parole. Ancora oggi, nelle mani sbagliate, queste auto possono diventare dei cavalli difficili da domare. La nuova versione può essere guidata in tanti modi rispetto al passato. Tanto può essere spremuta come una autentica supercar quanto gestita per andare a fare shopping. La Mustang ha conservato, però, intatta una caratteristica che tanto piace agli americani.
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E’ facile che la vettura perda aderenza con il posteriore. Parte del divertimento sta proprio nel gestire la sbandata. Certe azioni andrebbero apprese accanto ad un istruttore professionista in una scuola riservata. L’area, fuori ad un locale, dove erano appostati diversi passanti con in mano un telefono per firmare la scena, non era quella giusta. L’automobilista ha perso il controllo, finendo per centrare in pieno un fuoristrada nella corsia opposta. Si sono aperti gli airbag e, per fortuna, nessuno si è fatto male. Vi sconsigliamo di replicare certe alzate di ingegno che possono avere conseguenze fatali, al di là delle spese in officina che saranno ingenti.