Il fascino delle supercar ha fatto proseliti anche in Olanda dove hanno elaborato un autentico bolide che molti di voi non ricorderanno
La passione per le auto sportive mette in mostra l’animo racing di ciascun automobilista. Persino coloro che guidano camion sognano di poter mettere le mani su un bolide con prestazioni da capogiro. La Ferrari ha tracciato la strada e, in seguito, tanti altri top brand hanno pensato di lanciarsi nella mischia nel tentativo di lasciare un segno nell’industria dell’Automotive.
L’Olanda non è terra di marchi automobilistici di rilievo. Tuttavia da 3 anni a questa parte, quella olandese, è diventata la bandiera più esposta sul primo gradino del podio della categoria regina del Motorsport. Max Verstappen ha conquistato gli ultimi 3 riconoscimenti iridati in F1, dando una immagine diversa anche alla propria Nazione. Difatti è tornato in auge Zandvoort e sono proliferate le scuole di karting per un esercito di bambini che vuole sognare in grande.
Tre anni dopo la nascita di SuperMax, in Olanda due imprenditori decisero di fondare un brand che, nei primi anni del nuovo millennio, ha fatto molto parlare di se negli ambienti di élite dell’Automotive. La costruzione di auto artigianali è iniziata a concentrarsi, negli ultimi tempi, solo su bolidi elettrici ma, in passato, una piccola azienda costruttrice di vetture di lusso e di motori d’aviazione, la Spyker,si è ritagliato uno spazio importante tra i top brand.
L’attività legata agli aerei era partita nei primi 3 decenni del XX secolo con la partecipazione al famoso raid Pechino-Parigi del 1907, ma poi finì tutto in bancarotta nel 1929. Lo slogan della società è “Nulla tenaci invia est via”, che in latino significa “Per il tenace, nessuna strada è impercorribile”. Victor Muller e Maarten de Bruijn, nel 2000, decisero di rispolverare il motto per il lancio di due vetture spettacolari.
Lo stile unico delle Spyker Cars
La C8 e la C8 Laviolette che potete osservare in basso erano un capolavoro di stile. La Laviolette equipaggiava un propulsore V8, prodotto dall’Audi, che sprigionava 450 cavalli e consentiva alla supercar di raggiungere i 300 km/h. Le auto erano caratterizzate dall’alta qualità dei materiali e da un design sinuoso retrò che inneggiava alle vetture degli anni d’oro dei motori. Nel 2006 è stato svelato il SUV ad alte prestazioni Spyker D12 Peking-to-Paris svelato al salone dell’automobile di Ginevra.
Il 26 gennaio 2010 è stato annunciato l’accordo fra Spyker e GM per l’acquisizione di Saab Automobile da parte dell’azienda olandese. Il brand svedese è fallito e ha trascinato in basso anche il marchio Spyker.
Prima di allora un altro modello di Spyker è entrato nella storia e potete osservarlo nel video del canale YouTube BrianZuk. La C8 Preliator ha lasciato tutti senza fiato alla kermesse del New York Auto Show. La vettura era una evoluzione stilistica della C8.
Le misure erano le seguenti: lunghezza 4,63 metri, larghezza 1,95 e altezza 1,20, vantando un peso di 1.390 kg che, unito ad un V8 biturbo, permetteva uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e una top speed dichiarata superiore ai 320 km/h. Fu prodotta in appena 50 esemplari, a partire da 325mila euro, mentre la versione automatica si attestava intorno ai 330mila.