Il 2024 rischia di essere un anno problematico per un’Alpha Tauri che dovrà rispondere a una serie di perplessità sul proprio conto.
Non è semplice riuscire a tenere il confronto con la Red Bull per le grandi scuderie, figuriamoci per quella che è a tutti gli effetti una sua scuderia satellite. In questi anni l’Alpha Tauri ha cambiato nome, dopo essere stata Toro Rosso per tanto tempo, e ora è prossima a modificarlo nuovamente diventando Racing Bulls.
Il rapporto con la Red Bull è sempre stato molto solido, d’altronde parliamo di una scuderia nata dall’acquisizione di RedBull del leggendario Team Minardi e questo ha permesso alla casa di Faenza di poter ottenere anche delle vittorie leggendarie a Monza. Prima nel 2008 fu Sebastian Vettel a imporsi nel circuito noto a tutti per le sue altissime velocità e poi nel 2020 toccò al francese Pierre Gasly completare il miracolo.
In questa stagione non sono mancati i problemi, per esempio con la scelta dei piloti, con l’olandese Nyck De Vries che ha dovuto lasciare libero il sedile già durante la stagione. Il campione del mondo Formula E e F2 non ha mai dimostrato di poter essere competitivo ad alti livelli nella massima categoria, non pareggiando mai le prestazioni del compagno Yuki Tsunoda.
Per questo la Red Bull è venuta incontro alla propria succursale prima con Daniel Ricciardo e poi Liam Lawson, quando l’australiano si era infortunato. Questa vicinanza molto stretta tra le due scuderie non è mai piaciuta agli altri Team che al momento sembrano essere prossimi a chiedere alcuni chiarimenti per quanto riguarda la gestione dell’Alpha Tauri per il 2024.
Red Bull-Alpha Tauri: la F1 fa chiarezza
Non è un mistero che la possibilità di vantare una scuderia “satellite” sia un grande vantaggio per ambo le parti. Lo si vide per esempio nel 2020, quando ci furono moltissime critiche sulla Racing Point che veniva accusata di essere a tutti gli effetti la Mercedes del 2019.
Ora la situazione si complica in casa Alpha Tauri, infatti la casa italiana starebbe pensando di recuperare praticamente tutte le componenti trasferibili tra una scuderia e l’altra consentite dal regolamento. Ovviamente i pezzi giungerebbero dalla Red Bull, il che comporterebbe un netto salto in avanti della futura Racing Bulls nella lotta per le posizioni di ripiego.
Questi aggiornamenti inoltre sono diventati già realtà nella seconda parte della stagione, quando a Singapore la monoposto di Tsunoda ebbe modo di usufruire della sospensione posteriore di casa Red Bull. Ecco come la classifica sia sensibilmente migliorata, portando la casa di Faenza a chiudere all’ottavo posto, portandosi davanti rispetto a Haas e Alfa Romeo.
Molte scuderie, come riporta Motorsport Magazine, sono intenzionate a chiedere una limitazione nei rapporti tra le parti. Per prima cosa si chiede che ogni Team utilizzi una Galleria del Vento propria, mentre per Red Bull e Alpha Tauri è la medesima in Gran Bretagna. Attenzione però al prossimo futuro, perché anche in Austria si sta valutando la collaborazione con la casa italiana. In passato non sono mancate le voci di un possibile addio tra le parti, con i risultati della casa italiana troppo deludenti per il passo della Red Bull. La vicenda dunque è ancora ben lontana dal risolversi.