La Moto2 è una competizione appassionante, ma solo in pochi conoscono gli stipendi percepiti dai loro piloti.
Al termine del MotoMondiale 2023 non vi è stato modo di poter festeggiare solo il titolo di Pecco Bagnaia, ma si è celebrato anche il sensazionale dominio di Pedro Acosta in Moto2. Se il piemontese infatti ha avuto modo di gioire solo all’ultima gara, il primo a essere incoronato come il numero uno della propria categoria è stato proprio il campione spagnolo.
La Moto2 era partita a inizio anno come la categoria più equilibrata, con Bagnaia in MotoGP e Holgado in Moto3 che sembravano prossimi a dominare senza colpo ferire. La seconda classe invece vedeva la sfida al vertice tiratissima tra Acosta e Arbolino, con l’italiano che per quasi metà Mondiale è rimasto in testa, ma nella seconda metà tutto si è ribaltato.
La sua VDS Racing è poi crollata, permettendogli comunque di mantenere il titolo di vicecampione del mondo, anche se a fine anno le luci della ribalta se l’è prese lo spagnolo Fermin Aldeguer. Acosta raggiungerà Augusto Fernandez, campione del mondo Moto2 nel 2022, in MotoGP guidando la Gas Gas, mentre per Tony e Fermin il sogno VR46 sembra svanito.
Dopo lunghe promesse del Team VR46, alla fine la Ducati sembra prossima a rimettere sotto contratto Fabio Di Giannantonio, lasciando ai due la lotta mondiale della Moto2 per il 2024. La speranza è dunque di vedere ancora un gran campionato, con la creazione di Moto2 e Moto3 che ha sicuramente alzato il livello rispetto alle precedenti Classi 250 e 125. Anche gli stipendi sono aumentati, sebbene siano ben lontani da quelli della MotoGP.
Moto2: tra stipendi fissi e sponsor
Il mondo delle corse è regolato dai soldi come molti sport su cui c’è tantissima attenzione del pubblico e soprattutto dagli sponsor, visti i costi davvero molto onerosi che devono sostenere le varie scuderie. Non tutte sono la Ducati, la Yamaha o la Honda, per questo motivo in Moto2 non sono rari i piloti che per partecipare alle corse hanno bisogno di autofinanziarsi.
Questo significa che le guide di alcuni Team minori della Moto2 per poter firmare un contratto devono prima portare uno sponsor che possa quantomeno coprire le spese. Non è una novità e di certo è un qualcosa che va avanti da quando è nato il motorsport, ed è quasi impossibile che la situazione cambi in futuro.
Per quanto riguarda invece Team blasonati, come possono essere quello Ajo, la Speed Up o la VDS Racing, i piloti sono scelti direttamente dalla scuderia senza bisogno di altre valutazioni extra pista. Secondo quanto riporta il giornalista Simon Patterson, lo stipendio medio di un pilota di Moto2 varia tra i 100 e i 150 mila Euro all’anno.
Vedendo i rischi che corrono i piloti della categoria, basti vedere il terribile impatto a Valencia tra Izan Guevara e Sergio Garcia, servirebbero molte più tutele da un punto di vista economico. La categoria sta crescendo, ma i costi sono sempre più proibitivi, tanto è vero che a inizio anno Andea Migno affermò che i Team chiedono garanzie per 400 mila Euro per poter correre in Moto2, cifre che fanno davvero rabbrividire.