In pochi lo sanno ma lasciare l’auto ferma per troppo tempo può causare dei danni anche a questo componente. Cosa fare per evitarli.
A volte si dà per scontato che una batteria nuova dell’auto durerà a lungo e invece non è così. dopo un certo periodo di tempo, cominciano a perdere performance. Il concetto è lo stesso delle pile per far funzionare i prodotti elettronici. Non è infrequente ricevere il consiglio di acquistarle al supermercato o comunque dove c’è un grande smercio. La ragione? Anche se confezionate e quindi inutilizzate possono scaricarsi.
Dunque, anche se dobbiamo comprare una batteria per la macchina è necessario prestare attenzione a diversi aspetti. Quali? Adesso li vedremo nel dettaglio così non avrete mai a che fare con una spiacevole situazione.
Batteria auto, perché può essere già scarica da nuova
Il primo suggerimento che diamo è di andarsi a leggere la data di produzione, più questa è vicina, più non dovrebbe trattarsi di un fondo di magazzino. Solitamente le batterie di qualità sono resistenti al fenomeno, tuttavia non è da escludere che dopo qualche mese si renda necessario ricaricarle per poterle distribuire ai clienti perfettamente integre e funzionanti.
Ricollegandoci a quello che abbiamo detto all’inizio, questa procedura si rivela salvifica per quei distributori che non hanno un grosso smercio e che ricevono i pezzi direttamente dal produttore, ma può rivelarsi utile pure per chi ha interesse a comprarsene una di scorta in caso di necessità.
Di sovente si tende ad andare al risparmio, a scegliere quelle che costano di meno. Anche qui, in realtà bisognerebbe indirizzarsi verso l’opzione di maggiore qualità e in linea con il consumo energetico del proprio veicolo.
Di norma i riveditori vengono istruiti da chi ha realizzato le unità su come conservarle e gestirle, seguendo la filosofia che impone che il prodotto più vecchio, sia il primo da dover essere smaltito. A seconda della tipologia c’è poi una tempistica differente riguardo l’eventuale ricarica.
In generale le linee guida invitano alla conservazione in un luogo fresco, asciutto e ventilato, nonché lontano da fonti di calore, in quanto queste agevolano il processo di consumo energetico. Un’altra dritta è mantenerle in posizione verticale per prevenire l’uscita di liquido o cadute accidentali. Guai a metterle una sopra l’altra, o comunque non in numero superiore a tre.
Mai rimuovere i sigilli delle batterie a carica secca fino all’avvenuto alloggiamento e al riempimento con l’acido. Toglierli significa far penetrare l’aria e dunque agevolare la diminuzione della carica. Evitare anche di poggiarle direttamente sul pavimento. Posizionarle sugli scaffali o dei bancali le preserva dalla penetrazione di sporco e polvere d’ogni genere. Quindi, sembra un particolare da nulla ma non lo è, assicurarsi che le maniglie non siano rialzate, in quanto è facile creare danneggiamenti.
Per adesso abbiamo fatto un discorso generico e con pochi dettagli chiari per orientarsi. Essenzialmente, partendo da una batteria sigillata questa dovrebbe essere installata mai dopo i 15 mesi dalla sua produzione. La tensione, invece, non deve essere inferiore ai 12,2 volt.
Quando si è sotto ai 12,4 V bisogna procedere alla ricarica. Prima della vendita sono consentiti due “rabbocchi”, ma non oltre. Se al contrario la batteria è a carica secca, come quella in uso sulle moto, e prevede l’aggiunta di un elettrolita in fase di attivazione, il periodo di giacenza è superiore, più o meno nell’ordine di 24 mesi.