E’ boom di automobilisti imbrogliati da presunte agenzie assicuratrici. Cosa sta succedendo e qual è il modo per difendersi.
Sta diventando un vero caso di cui allarmarsi l’incremento dei raggiri subiti da chi possiede un’automobile. Soltanto nell’ultimo anno presunte agenzie assicuratrici hanno tentato di imbrogliare 2,3 milioni di italiani, ovvero il 300% in più rispetto al 2021, per un danno totale stimato sui 700 milioni di euro. A renderlo noto è il portale Facile.it che notoriamente fornisce un servizio di confronto tra le varie RC, permettendo all’utente di fare uno o più preventivi con vari prezzi e opzioni.
La ricerca, non circoscritta alle automobili, ma estesa anche alle moto, ha fatto emergere come la costante volontà di risparmiare abbia portato al netto aumento di questi spiacevoli episodi. Giusto per dare due cifre diciamo che negli ultimi dodici mesi il premio pagato dagli automobilisti è salito del 31,5%, mentre per i motociclisti l’impennata è stata addirittura del 41,4%.
Come fare dunque per ripararsi dalle frodi? Qui di seguito lo scoprirete. Cominciamo con il dire che la prima avvisaglia di truffa in cui si sta per cadere è la falsa mail (1 caso su 4) o la chiamata dal call center fasullo (nel 23% dei casi). Altre tecniche meno utilizzate sono gli sms o addirittura la visita a casa di un presunto delegato. Ovviamente in un’epoca dove tutti si è connessi non ci si salva neppure con le app.
Incredibilmente i più bersagliati sono i giovani, in particolare quelli compresi nella fascia d’età tra i 25 e i 34. A livello territoriale, invece, i preferiti sono colore che abitano al sud e sulle isole. A dispetto di quanto si potrebbe credere i più malleabili sono coloro che dispongono di laurea.
Un altro dato particolarmente interessante riguarda le denunce. Almeno 1,2 milioni di vittime preferiscono non proferirne parola, quasi per vergogna o per il rischio di essere a sua volta complice del raggiro.
Veniamo quindi ad alcune dritte utili. Per prima cosa sarebbe bene affidarsi solamente ad operatori autorizzati, verificando che l’url inizi per HTTPS e non solamente HTTP, un importante indicatore di sicurezza nella navigazione. Se si sta accedendo via smartphone e ci si accorge che appena si clicca sul sito parte una telefonata, significa che il tentativo di truffa ha avuto inizio.
Se ci viene proposto un preventivo da un intermediario, diffidare se non sono presenti i dati identificativi della persona che effettua il servizio, i contatti, compresi quelli per i reclami, una sede legale e la dichiarazione che attesti di essere soggetto a vigilanza IVASS.
Come anticipato, evitare di comunicare su WhatsApp e accettare di procedere solamente se vi sono dei canali ufficiali. Fare una verifica in più, inoltre, non guasta. Meglio la cautela che doversi pentire dopo.
Per il pagamento accettare solo metodi tracciabili, quindi niente carte prepagare, o servizi di trasferimento del denaro come quelli offerti da Western Union o Money Gram.
Infine, una volta terminato l’acquisto prestare attenzione che arrivino subito i documenti e che le informazioni contenute siano corrette. Insospettirsi se l’operazione viene compiuta via sms o app.
Per essere maggiormente sicuri, sarebbe buona cosa consultare il portale dell’IVASS che presenta l’elenco di tutte le compagnie ufficiali sul territorio italiano. Nell’apposita sezione trovate tutte le compagnie abilitate. Se quella con cui state concludendo la transazione non è presente, bloccate subito tutto e segnalate l’accaduto alle autorità competenti.
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