Valentino Rossi è un mito assoluto del motorsport, ma come se la cava quando si parla di conoscere il Codice della Strada?
L’Italia ha potuto vantare davvero tantissimi grandi piloti nell’ambito delle due ruote, tanto è vero che forse nel Belpaese sono nati forse i due più grandi di sempre. Giacomo Agostini è ancora oggi colui che detiene il record assoluto di ben 15 Mondiali vinti e nell’epoca moderna nessuno ha ottenuto 9 titoli come Valentino Rossi.
Il fenomeno marchigiano nel corso della propria carriera ha dimostrato non solo di avere un talento fuori dal normale ma anche un coraggio leonino con il quale è stato capace di superare ogni ostacolo e riprendersi dai vari imprevisti che gli sono capitati nel corso della sua carriera . Per i tifosi di tutto il mondo è stato un duro colpo il suo ritiro dal mondo delle corse a Valencia nel 2021, ma ormai era tempo di dirsi addio.
Per fortuna non ha lanciato i motori, con il suo ruolo nel Team VR46 che è attivo più che mai. Ora inoltre Rossi gareggia con le Auto nel GT World Challenge. Anche lì, il Dottore sta dimostrando di avere ancora tanta volta di divertirsi in pista, senza dimenticare quello che sa fare meglio ovvero competere e vincere.
Dunque ancora oggi che si è ritirato, Valentino Rossi resta un idolo per tutti. Di recente, il Dottore ha preso parte a una simpatica intervista con Rosario Fiorello e Fabrizio Biggio. I due presentatori di “Viva Rai 2” hanno deciso di interrogare Rossi con alcune domande del quiz della patente.
Si sa che uno degli esami maggiormente temuto da tanti ragazzi è l’esame teorico della patente. Tante volte le domande sono molto complicate con dei tranelli pronti a confondere l’esaminato. A quanto pare anche Valentino Rossi in certi casi è stato tratto in inganno nel rispondere ad alcuni domande dei conduttori.
“I contrassegni rappresentati in figura sono applicati sui motocicli di cilindrata superiore a 150 cm3”, con Rossi che ha risposto dicendo che l’affermazione era falsa. Il pilota aveva ragione ed è scattata una grande esultanza da parte dei presentatori e di coloro che erano presenti all’interno del glass.
“Se il vigile ha un braccio alzato come in figura bisogna liberare velocemente l’incrocio”, con Fiorello e Biggio che hanno ironizzato moltissimo sul disegnino. Rossi ha risposto che è falso, ma in realtà questo segnale rappresentava l’equivalente della luce gialla, dunque era vero. Forse erano state le continue battute su questo vigile che lo hanno distratto.
“Il segnale raffigurato indica il massimo di velocità”, con il cartello in questione che era blu con il numero 30. Si tratta infatti della velocità minima da dover mantenere in certe circostanze. Rossi ha risposto correttamente e, dunque, alla fine su tre domande ne ha indovinate due.
A parte dunque una breve distrazione sul vigile, Valentino si è dimostrato non solo un grandissimo pilota in pista, ma anche un cittadino consapevole degli obblighi e dei doveri del Codice della Strada.
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