Altri problemi in vista per automobilisti e motociclisti, con la strada che non sembra più essere un posto sicuro.
Da diverso tempo a questa parte le istituzioni stanno cercando in tutti i modi di migliorare quanto più possibile la viabilità nelle città. Per prima cosa si punta a ridurre sensibilmente lo smog che è emesso dalle automobili, in modo tale da poter abbattere le emissioni di CO2, facendo calare la quantità di polveri sottili.
Non è dunque un caso il fatto che si stia virando sempre di più verso una mobilità elettrica, con questa che permetterà finalmente di poter respirare serenamente nelle città. Il problema però non è legato solo all’inquinamento, ma in generale il traffico nelle strade italiane sta comportando anche a un’ulteriore serie di gravi danni alla comunità.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è chiaramente espresso a riguardo, facendo capire come in questo momento il discorso legato alla sicurezza stradale non può più essere considerato come secondario. Per quanto sia difficile e complicato trovare degli stratagemmi per poter ridurre gli incidenti, si deve cercare di inasprire le pene e soprattutto renderle certe.
Nessuno vuole piangere i propri cari perché sono stati coinvolti in questi incidenti e sono sempre di più coloro che purtroppo ne diventano tristi protagonisti. I dati del primo semestre del 2023 che giungono dall’ISTAT non sono per nulla confortanti e dimostrano come ci sia ancora tantissimo da fare per quanto riguarda l’educazione stradale.
Troppi incidenti in Italia: uno ogni tre minuti
A ben guardare il 2023 è iniziato con dei dati leggermente più promettenti rispetto al primo semestre del 2022. Infatti il numero di incidenti è passato a quota 437 incidenti ogni giorno, il che non rimane di certo confortante, ma comunque è un lieve calo rispetto al 2022.
Calano soprattutto i feriti dell’1%, anche se il numero di lesioni a persone nel 2023 rimane comunque di 79.124, mentre i feriti sono in totale 106.493, anche in questo caso un piccolissimo calo dello 0,9%. Sono decisamente più confortanti invece i numeri legati alle vittime, per quanto il sogno è quello di arrivare a quota zero.
Nel 2023 infatti ci sono state 1384 persone che hanno tristemente perso la vita in seguito a degli incidenti, ma questo evidenzia come ci sia un calo del 2,5% rispetto al 2022. L’autostrada si dimostra soprattutto un luogo dove gli automobilisti si dimostrano maggiormente attenti, con il numero delle vittime che è in calo del 9,7%, ma rimane di fatto invariato nei centri urbani, con un calo impercettibile dello 0,1%.
I numeri migliorano ancora di più nel confronto con il periodo pre Covid-19, quando le vittime erano il 9,8% in più rispetto al 2023 e in autostrada in 4 anni c’è stato un crollo delle vittime del 24,1%. Per quanto si veda un qualche miglioramento, non si può negare il fatto che una media di 7,6 morti ogni giorno sia ancora terribilmente altissima. L’intento è quello di creare in Italia e in Europa una rete stradale che possa essere quanto più possibile attenta alle esigenze dei cittadini e che garantisca la loro sicurezza.