Quello che è riuscito a fare Alex Zanardi ha emozionato veramente tutti. Ed è riuscito a farlo anche adesso
Il percorso professionale di Alex Zanardi lo ha portato a una crescita capace di potergli regalare dei titoli a dir poco sensazionali. Purtroppo, però, un brutto incidente gli ha rovinato questo sviluppo, ma il campione non ha mai mollato la presa ed è sempre stato attaccato al mondo dello sport, pur dopo esser rimasto vittima di un bruttissimo colpo ricevuto in pista e che lo ha obbligato a vivere sulla carrozzella.
Era il 15 settembre del 2001 quando Alex Zanardi perse entrambe le sue gambe e fu obbligato a vivere lontano dalle piste automobilistiche. Dopo aver passato degli anni in Formula 1, decise di partecipare alla categoria del Motorsport denominata Champ Car, una serie automobilistica associata spesso al marchio IndyCar. Mentre si trovava nella sua monoposto sulla pista di Lausitzring, il pilota ha ricevuto un colpo violentissimo, difficile da evitare visto che il veicolo si era fermato.
Dopo questo bruttissimo incidente e la perdita delle gambe, però, Zanardi ha deciso di proseguire nel mondo delle corse, passando per il paraciclismo e conquistando diverse vette in questo sport. Il suo modo di fare è stato da esempio per le migliaia di persone mutilate che volevano proseguire nel mondo dello sport. Ora, però, un annuncio ha portato ancor più affetto verso questa storia, visto che è stato fatto da parte di alcuni soldati che sono rimasti mutilati in guerra.
Un campione da prendere come esempio
Solo a guardare il palmarés delle vittorie effettuate da parte di Zanardi nel mondo del paraciclismo, si può ben comprendere di che tipo di atleta stiamo parlando. Solo nei Giochi paralimpici, è riuscito a conquistare 4 medaglie d’oro e 2 d’argento, che si vanno ad affiancare anche ai due primi posti ottenuti nel campionato di Champ Car.
In questi ultimi anni, purtroppo, il mondo ha visto diverse persone rimanere mutilate per via delle varie guerre esistenti ancora sul pianeta. Fra queste non può che spiccare quella avvenuta in Ucraina, dove diversi soldati e artificieri sono ovviamente rimasti feriti e hanno perso alcuni arti del loro corpo.
Di recente, alcuni componenti della nazionale ucraina amputati sono stati intervistati e le loro parole hanno ricordato il campione italiano (Ilgiornale.it). Evgeny Nazarenko, portiere della squadra, non ha un braccio, perso dopo aver tentato di sminare una zona di guerra.
“Lo ha fatto Zanardi e ho pensato che potevo farlo anch’io”, ha affermato il portiere, ricordando quello che possiede ancora e lasciandosi alle spalle quello che ha perso. Tanti altri la pensano come lui, come Niva Ternopil, il quale ha affermato: “Mi sento come fossi un bambino che sta imparando a camminare e vivo il calcio in una maniera che non riesco a descrivere”. Passione verso lo sport e voglia di lasciarsi alle spalle il passato sono le motivazioni più grandi, capaci di poter permettere anche a chi ha perso qualcosa d’importante di continuare a fare ciò che ama.