Djokovic, altro risultato straordinario in arrivo: il verdetto è quasi aritmetico, gioia incredibile per il tennista serbo.
Novak Djokovic ce l’ha fatta, ancora una volta. Nonostante si sia preso un lungo periodo di pausa dopo il trionfo a New York, nonostante abbia dovuto ascoltare da lontano i proclami ‘battaglieri’ di uno dei suoi più grandi rivali, alla fine a spuntarla è stato sempre lui.
Tornato in campo dopo due mesi di stop a Parigi-Bercy, Nole ha ricominciato da dove aveva finito: dominando in lungo e in largo e portando a casa un altro prestigiosissimo Masters 1000, l’ennesimo di una carriera entusiasmante. E con questo risultato ha, di fatto, anche reso ufficiale un altro verdetto fondamentale.
Comunque vadano le cose, il numero uno al mondo resta ancora lui. Ormai anche la matematica sta per dargli conforto. Per il suo più grande rivale di questa stagione, l’unico che è riuscito a strappargli un titolo dello Slam, Carlos Alcaraz, non ci sono più possibilità.
L’attacco alla posizione numero uno del ranking Atp è stato totalmente fallito da parte dello spagnolo, che dopo il trionfo londinese è incappato in un’involuzione preoccupante, a livello di risultati e anche di gioco. E adesso anche alle Finals non ha praticamente alcuna chance di poter tentare un ultimo assalto a Nole. Al serbo basterà pochissimo per poter portare a casa la posizione numero uno in questo 2023.
Ranking Atp, Djokovic al primo posto: il verdetto è quasi ufficiale
Manca un ultimo grande appuntamento per i big del circuito. Tra pochi giorni gli otto giocatori migliori di questo 2023 si sfideranno a Torino nell’ambito delle attesissime Atp Finals, per decretare chi sarà il ‘maestro dei maestri’ in questa stagione che tante emozioni ha regalato anche ai tifosi italiani.
In palio c’è ancora, almeno formalmente, la prima posizione in classifica. Djokovic al momento è saldo al primo posto del ranking, e in linea teorica Alcaraz potrebbe ancora superarlo. Ma tra la teoria e la pratica, mai come in questo caso, ci passa un abisso.
Per poter insidiare il primato del serbo, Alcaraz non era obbligato a vincere gli ultimi tornei a cui ha preso parte. Sarebbe bastato che in uno degli ultimi 1000 dell’anno, Shanghai e Parigi-Bercy, fosse riuscito ad arrivare almeno in semifinale. Era un compito alla portata, sulla carta.
Invece, in Cina il tennista spagnolo si è fatto sorprendere agli ottavi di finale da Grigor Dimitrov. E in Francia ha fatto ancora peggio, uscendo sconfitto in soli due set ai sedicesimi dal russo Safiullin. Scivoloni clamorosi che hanno permesso a Nole di presentarsi ai nastri di partenza delle Finals con un vantaggio di 1490 punti.
Considerando che vincendo le Finals senza alcuna sconfitta si potrebbero portare a casa 1500 punti, per Alcaraz ci sarebbe ancora il margine per un clamoroso sorpasso. Perché questo possa avvenire, però, dovrebbero realizzarsi due condizioni sostanzialmente impossibili: Carlitos dovrebbe vincere tutte le partite; Nole non dovrebbe vincerne nemmeno una.
Per questo motivo il serbo può già scongelare lo champagne: il primato, per quest’anno, non glielo toglierà nessuno. E in fin dei conti è giusto così.