Da una delle protagoniste delle WTA Finals in corso di svolgimento a Cancun, arriva una dura presa di posizione a difesa della salute.
Sentiamo spesso dire, quando si parla di calcio, che si ‘gioca troppo’. Tra le competizioni delle squadre di club e quelle con le nazionali, alcuni giocatori arrivano a disputare oltre 60 partite nel corso della stagione. Un qualcosa che ovviamente, alla lunga, sfianca fisicamente e stressa dal punto di vista mentale.
Lo sport più amato dagli italiani non è però affatto l’unico in cui si lamentano problemi analoghi. Se non addirittura superiori. Sono infatti celebri i viaggi transoceanici dei giocatori NBA, impegnati, nella sola Regular Season, in 82 gare da ottobre ad aprile. Con migliaia e migliaia di chilometri di viaggio per spostarsi da una costa all’altra.
Parlando di tennis, è cronaca di questi giorni l’assurda organizzazione del Masters 1000 di Parigi-Bercy, col match del nostro Jannik Sinner programmato per l’una di notte – e finito poi alle 2:37, nuovo record della kermesse – con l’altoatesino chiamato a disputare la partita successiva alle 15:30 del giorno dopo. Una follia, contestata a tal punto dal nativo di San Candido che quest’ultimo si è addirittura ritirato dal torneo.
Non parliamo nemmeno di quanto sta accadendo a Cancun, in Messico, per le WTA Finals. Le condizioni meteorologiche del tutto proibitive – scrosci d’acqua improvvisi che si alternano a raffiche di vento degne di Trieste – hanno messo le giocatrici in crisi. Impossibile giocare in queste condizioni, hanno detto tutte. Ma lo spettacolo ( di quale livello, poi) deve andare avanti.
Iga Swiatek non ci sta: “Impatto negativo sulla salute”
Protagonista anch’ella, in quanto numero 2 del mondo e della Race, della discussa kermesse messicana, la polacca Iga Swiatek ha rilasciato delle durissime dichiarazioni sulla deriva per la salute dei tennisti derivante dagli assurdi ritmi del circuito.
“Come tennisti non siamo contenti di alcune cose ,ed è per questo che vogliamo cambiare il calendario per il prossimo anno. Nel 2024 avremo molti più tornei obbligatori, che avranno un enorme impatto negativo sulla nostra salute e sul nostro benessere“, ha detto la tennista in una delle conferenze stampa in terra messicana.
“Ho 22 anni e ho appena disputato due delle stagioni più intense della mia vita. Percepisco già che sarà difficile continuare per tanti anni su questi ritmi. Sento che tutto si basa sul voler avere sempre di più, senza però prendersi realmente cura del nostro benessere e della nostra salute“, ha concluso Iga.
I tanti, troppi, infortuni che le grandi infermerie di ATP e WTA hanno registrato negli ultimi mesi sono già una conferma, nemmeno troppo implicita, del grido d’allarme lanciato da una delle atlete più ‘on fire’ della scena tennistica mondiale.