Incredibile quanto successo prima del fischio d’inizio del match di campionato: ferito gravemente l’allenatore, il dirigente non le manda a dire.
Il calcio purtroppo ci abitua sia a momenti positivi che negativi. E allo stesso tempo i tifosi possono diventare uno dei principali ostacoli allo svolgimento delle prestazioni sportive.
Quanto successo durante l’ultima giornata di Ligue 1, massimo campionato francese, ha dell’incredibile: non era mai successo prima che si arrivasse a toccare livelli così violenti. In Francia purtroppo non è una novità tutto questo, il tifo organizzato rappresenta un vero e proprio problema che la lega sta cercando di risolvere tramite pene più severe.
Finora i risultati non si vedono e così le società continuano a spingere affinché questo problema diventi meno evidente. Lo sa bene, ad esempio, Rino Gattuso che è arrivato a Marsiglia dopo che il precedente allenatore dell’OM, Marcelino, era stato praticamente cacciato a seguito di una insurrezione dei tifosi. Un qualcosa di simile è capitato a Fabio Grosso, arrivato poche settimane fa sulla panchina del Lione. Tuttavia, l’ex allenatore del Frosinone ha pagato un prezzo se vogliamo maggiore.
Hanno fatto il giro della Francia e del mondo le immagini insanguinate di Fabio Grosso. Persino l’Equipe, il principale quotidiano sportivo francese, ha messo in prima pagina il volto dell’ex campione del mondo poco dopo essere stato medicato dagli infermieri.
Quello che successo a Marsiglia ha pochi precedenti: gli hooligans del club hanno preso d’assalto il pullman del Lione tirando sassi e oggetti contro i finestrini del veicolo. A pagare le maggiori conseguenze di questa violenza gratuita è stato proprio Fabio Grosso: una bottiglia di birra ha centrato il volto dell’ex terzino sinistro. Mentre il suo vice, Raffaele Longo, è stato colpito da una scheggia in un occhio.
Un qualcosa di violento e di inaccettabile. Il Lione ha deciso, in accordo con i rivali del Marsiglia, di disertare il match del Velodrome. Ma le polemiche sono continuate anche nelle ore successive con il presidente dell’OM Pablo Longoria che ha ritenuto inaccettabile tutto quello che era accaduto. Longoria è andato di persona a porgere le sue scuse a Grosso, allenatore che conosce bene come ha detto egli stesso ai microfoni della stampa.
“Per me tutto questo è inaccettabile, il mio pensiero va a Fabio Grosso che conosco bene“, ha detto il numero uno dell’OM citato da Footmercato.net. “Che è un gruppo di persone rovini una festa a 65mila tifosi è semplicemente inaccettabile“, ha concluso il presidente spagnolo.
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