La situazione si sta facendo problematica per il diretto interessato: per il club si tratta di una beffa clamorosa.
Il caso Calcioscommesse ha travolto tutti quei calciatori che sono unanimemente considerati il futuro del calcio italiano, in un momento peraltro in cui Luciano Spalletti, neo commissario tecnico della Nazionale Italiana, sta cercando di rivitalizzare un ambiente dapprima sconsolato e sfiduciato.
Si può dire che la questione calcioscommesse abbia sconquassato i piani iniziali di Spalletti che voleva tutti i migliori interpreti italiani a sua a disposizione. Da Sandro Tonali a Nicolò Zaniolo, passando per Nicolò Fagioli: in questo momento l’unico che non sembra rischiare nulla in termini di squalifica è il centrocampista ex Roma, oggi all’Aston Villa.
Gli altri invece, dopo aver trovato la soluzione patteggiamento in accordo con la Procura federale guidata da Chiné, dovranno mettersi l’anima in pace e cominciare un percorso terapeutico. Di sicuro gli unici soggetti che pagheranno a caro prezzo l’assenza di Tonali e Fagioli saranno Newcastle e Juventus.
In Inghilterra sono molto sensibili alla questione calcioscommesse: il caso relativo alla squalifica dell’attaccante del Brentford Ivan Toney in tal senso ha fatto scuola e continua a riecheggiare all’interno degli ambienti della Football Association.
Questa volta tocca all’italiano Sandro Tonali fare i conti con la ludopatia, un problema a volte fin troppo sottovalutato e che sta solo ora diventando noto ai più. Specialmente in casa Newcastle, i cui vertici di sicuro non hanno preso benissimo la notizia relativa alla squalifica del centrocampista: in estate per strapparlo dalle mani del Milan il club bianconero sborsò 55 milioni di sterline, una cifra importante sebbene rientri nei parametri del club.
Ora le cose si sono messe piuttosto male perché il club in mano al PIF, fondo investimento che fa capo al Regno Saudita, dovrà non solo rinunciare all’estro dell’ex Milan ma dovrà anche pagargli lo stipendio di 7 milioni di euro. Il danno oltre la beffa. Un danno economico non irrilevante tanto che il club inglese avrebbe minacciato una causa multimilionaria contro il Milan, almeno stando alle indiscrezioni del Corriere dello Sport.
Intanto, come accennato prima, Tonali ha raggiunto un accordo sul patteggiamento con il procuratore Chiné: sono dieci i mesi di stop concordati, ai quali si aggiungono altre pene accessorie ancora da definire. Il ragazzo potrà comunque allenarsi assieme ai suoi compagni, ma dovrà contestualmente svolgere un programma terapeutico stabilito dalla FIGC.
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